
Stanno scritte in questo strato profondo le ragioni dell'insabbiamento di tutti i processi in cui è stato chiamato a rispondere lo Stato e in cui è in questione l'operato di organismi politico-istituzionali.
Il "disastro del Vajont" inaugura questa deleteria tendenza che avrà nelle stragi impunite degli anni '60, '70 e '80 le sue punte di diamante.
Un sistema che, per un riflesso pavloviano, non ammette censura e insabbia sistematicamente la ricerca della verità, non può che decolpevolizzarsi e deresponsabilizzarsi sistematicamente.
Il "caso Vajont", anche per questo, non poteva essere riaperto; e nemmeno poteva tornare in circolo tutta la documentazione scottante sottratta alla discussione pubblica".
(A. Chiocchi, storico, 2003)
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